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1955 Jaguar XK 140 Ghia Coupe
Lot 219 | The Concorso d'Eleganza Villa d'Este Auction 2025 Sunday, 25 May 2025
Chassis No. 810827DN
Engine No. NE1365-8
Following the success of the XK 120 was the XK 140. Continuing with many of the same styling cues of its predecessor, Jaguar offered customers a rolling chassis that independent coachbuilders then outfitted. Building upon Giovanni Savonuzzi's three “Supersonic” XK 120 designs, Ghia applied the same eye-catching styling to the XK 140, with this very car being the first of just four created.
The Jaguar Heritage Trust Certificate shows that the car was manufactured on 25 January 1955 as a left-hand drive chassis without bodywork. The car was sent to Delecroix, Paris, France where it was purchased by the wealthy industrialist Hans Altweg of Lyon, France, specifically to rebody the car with custom coachwork. Bearing almost no resemblance to the original Jaguar design, the Ghia body featured a new one-piece wraparound windshield, revised side glass design, modernized single piece body design without large sweeping fenders, wide grille, and totally redesigned hood. Once Ghia completed its work, the striking aluminum body resulted in substantial 100-kilogram weight savings, compared to its original steel body. The car was ready to be shown at the 1955 Paris Motor Show in October. Following this showing, it was involved in a minor front-end accident, and the grille was reshaped before it was shown in August 1956 at the Cannes Concours d'Elegance.
Noted by Anders Ditlev Clausager in Jaguar XK 140/150 in Detail, the car was involved in a minor accident in 1959 that resulted in the front-end styling being updated to its current configuration, with its large grille, dual Lucas fog lights, and additional vents being added to the front fenders. The work is believed to have been completed by Ghia at the request of Jean-Louis Berthelot-Mariat of Lyon, France with the express interest of enhancing the car's capabilities on rallies and hill climbs.
In 1969 the car was acquired by noted collector, Jaguar historian, founder, and former President of the Jaguar Drivers Club of France, Roland Urban. Under his direction, the engine was upgraded with a 3.8-liter unit equipped with triple Weber carburetors. Later improvements included a D-Type cylinder head and Dunlop disc brakes. This increase in power paired beautifully with the lightweight coachwork to make it a fierce competitor during the numerous outings it was used on, even winning a race at Monza according to prior research. After seeing regular use through 1979, the car was placed into storage, remaining there until it was purchased by the current owner in 2021. Offered as a fascinating piece of Jaguar history, this XK 140 Ghia Coupe offers a compelling opportunity for any Jaguar enthusiast to resurrect an intriguing coachbuilt Jaguar with racing pedigree.
Telaio n. 810827DN
Motore n. NE1365-8
Dopo il successo della XK 120 arriva la XK 140 che, proseguendo a livello estetico con molti degli stilemi visti sul modello precedente, Jaguar decide di offrire ai propri clienti come telaio nudo su cui i carrozzieri indipendenti possono fare del loro meglio. Basandosi sui tre progetti della XK 120 “Supersonic” di Giovanni Savonuzzi, Ghia conferisce all’XK 140 uno stile accattivante; se ne producono solo quattro esemplari.
La certificazione del Jaguar Heritage Trust attesta che il telaio con guida a sinistra viene ultimato il 25 gennaio 1955. Inviato a Delecroix, in quel di Parigi, e acquistato dal facoltoso industriale lionese Hans Altweg è pronto per ricevere la sua carrozzeria realizzata ad hoc. Praticamente priva di somiglianze con il design originale proposto da Jaguar, la carrozzeria pensata da Ghia si distingue per il suo inedito parabrezza avvolgente, i vetri laterali dal design rivisto, un corpo vettura modernizzato e privo dei caratteristici grandi passaruota, una griglia anteriore ampia e un cofano completamente ridisegnato. Quando Ghia termina la lavorazione, si scopre che la straordinaria carrozzeria in alluminio pesa 100 kg in meno rispetto a quella originale in acciaio. La vettura è quindi pronta per essere esposta al Salone dell'Automobile di Parigi del 1955, nel mese di ottobre. Mesi dopo viene coinvolta in un piccolo incidente che danneggia il frontale e si rende necessario rimodellare la griglia in tempo per il Concours d'Elegance di Cannes che si tiene nell'agosto 1956.
Come evidenziato da Anders Ditlev Clausager in Jaguar XK 140/150 in Detail, la vettura è coinvolta in un altro piccolo incidente nel 1959, costringendo ad un ulteriore modifica della parte anteriore che porta alla configurazione attuale, con la grande griglia, i doppi fari antinebbia Lucas e le prese d'aria aggiuntive sui parafanghi anteriori. Si ritiene che il lavoro sia stato completato da Ghia su richiesta di Jean-Louis Berthelot-Mariat di Lione, Francia, con il manifesto interesse di migliorare le prestazioni della vettura tanto nei rally quanto nelle corse in salita.
Nel 1969 l'auto passa nelle mani del noto collezionista, storico della Casa di Coventry, fondatore ed ex presidente del Jaguar Drivers Club of France, Roland Urban. Il motore viene potenziato con un'unità da 3,8 litri dotata di tre carburatori Weber. Seguono poi altri importanti aggiornamenti come la testata D-Type e il montaggio dei freni a disco Dunlop. L’aumento di potenza si sposa perfettamente con questa carrozzeria leggera, rendendo la vettura particolarmente competitiva nei numerosi eventi sportivi cui prende parte; secondo alcune ricerche, vince anche una gara all’autodromo di Monza. Utilizzata regolarmente fino al 1979, l'auto resta ferma e in ottime condizioni fino all’acquisto da parte dell’attuale proprietario nel 2021. Offerta come un affascinante pezzo di storia Jaguar, questa XK 140 Ghia Coupé è un'opportunità imperdibile per qualsiasi appassionato del marchio, da far rivivere su strada e da apprezzarsi in qualità d'intrigante vettura con una carrozzeria unica e un pedigree corsaiolo.