1936 Fiat 570 Bertone Barchetta Special
Lot 253 | The Concorso d'Eleganza Villa d'Este Auction 2025 Sunday, 25 May 2025
Chassis No. 5111650
This one-off Fiat 570 Barchetta marked the debut creation of Nuccio Bertone after assuming control of the family carrozziere from his father, Giovanni Bertone, following the conclusion of WWII. The unique car began life as a 1936 Fiat 500 A “Topolino” Balestra Corta chassis, purchased by the young Bertone with his own funds. Working alongside two mechanics outside of regular business hours, Bertone transformed this humble platform into a striking barchetta that would launch his illustrious coachbuilding career.
Crafted in collaboration with influential designer Luigi Rapi, the barchetta's aluminum bodywork presaged what would become signature elements of post-war Bertone design, including its distinctive "fish mouth" front-end treatment. The engine featured a three-bearing crankcase with Turin's Officina Marino providing a specialized cylinder head—a combination that provided competitive performance despite the smaller 570-cc displacement.
On 1 May 1947, entering under the famed Squadra Corse Stanguellini banner, Bertone began his racing career at the age of 33 at the Circuito di Vercelli with a respectable 12th-place overall finish. Ten days later, the car secured 11th place overall at the Circuito di Piacenza. While mechanical issues forced retirement at the Circuito di Asti on 18 May, the season continued at the legendary Mille Miglia in June. Paired with co-driver Marcello Xausa, Bertone showed tremendous promise until suspension failure near Florence ended their run. The campaign continued with stronger results, including 5th overall at the Circuito di Forlì in July and 2nd in class at the challenging Aosta-Gran San Bernardo hillclimb in August. Bertone's final appearance in the car came at the Circuito di Novara, securing 5th in class. These consistent performances netted him 4th place in the Italian Drivers' Championship Sport 750 class.
The car's competition career continued to flourish under its second owner, Venetian engineer Carlino Francesconi. He immediately demonstrated the car's potential with strong finishes at both Lido di Venezia and Circuito di Modena in late 1947, claiming 6th and 13th in the Sport 750 class. The following year brought perhaps the car's finest hour at the 1948 Mille Miglia, where Francesconi and mechanic Gino Chinellato achieved an extraordinary 46th overall and 2nd in class, nearing an impressive 90 km/h average speed. Further success followed in the Giro dell'Umbria, where the car recorded a remarkable 111.455 km/h average speed on its way to another 2nd-in-class finish. The 1948 season concluded with a 43rd overall finish at the Coppa d'Oro delle Dolomiti.
In 1949, the Fiat was issued new registration, with its coachwork being officially noted as “open,” and the engine number updated to reflect the modified Fiat-Marino engine number, 510228-49 (the last two digits indicating the year). All of these changes are recorded in the registration papers for the Venice plate (VE14274). That year, Francesconi and Chinellato returned to the Mille Miglia with the barchetta determined to repeat their impressive result from the previous summer, though this time their campaign was hampered by mechanical problems. Despite these challenges, they persevered to secure 133rd overall and 12th in class. Under subsequent owner Gino Zordan of Mestre, Venice, the barchetta continued its Mille Miglia legacy in 1950, finishing 108th overall and 12th in class at an average speed of 88.455 km/h, partnered with mechanic Enzo Bortolon. Its competition career concluded with attempts at the Coppa Toscana and Coppa d'Oro delle Dolomiti in 1950, bringing to a close an impressive chapter in the barchetta's history that spanned four consecutive Mille Miglia participations.
In a remarkable full-circle moment, Nuccio Bertone himself rediscovered his first racing car in 1996, promptly initiating a comprehensive restoration at his own carrozzeria. Though he passed away in 1997 before its completion, the car's significance was celebrated at prestigious events including the 2006 Bagatelle Concours d'Elegance in Paris and the Concorso d'Eleganza Villa d'Este. The barchetta was preserved in the private collection of the Bertone family before passing to the current owner in May 2021.
Today, this four-time Mille Miglia participant presents in exemplary condition, representing the singular creation that launched the career of one of the 20th century's most influential designers. Powered by its correct 570-cc Fiat-Marino engine and impeccably documented with period photography, restoration images, and ASI Certification, it combines exceptional provenance, competition history, design significance, and rarity in a manner virtually unmatched in the collector car world. For the discerning enthusiast seeking a cornerstone piece of post-war Italian motorsport history, this Fiat Bertone barchetta represents an unrepeatable opportunity.
Telaio n. 5111650
La storia di questa Fiat 570 Barchetta, unica nel suo genere, si associa a quella di un Nuccio Bertone che ha da poco assunto il controllo della carrozzeria di famiglia — fondata dal padre Giovanni — alla fine della Seconda Guerra Mondiale. La vettura di partenza è una Fiat 500 A “Topolino” del 1936, con telaio a balestra corta, acquistata autonomamente dal giovane Bertone. Lavorando insieme a due meccanici una volta terminato il normale orario di lavoro, Bertone trasforma la Topolino in una sorprendente barchetta dando così il via alla sua illustre carriera professionale di carrozziere poi apprezzato in tutto il mondo.
Realizzata in collaborazione con il noto designer Luigi Rapi, la carrozzeria in alluminio di questa barchetta preannuncia alcuni degli elementi distintivi che avrebbero caratterizzato il design Bertone del dopoguerra come la peculiare sezione frontale a “bocca di pesce”. Il motore sfrutta un basamento a tre cuscinetti con una testata speciale fornita dall'Officina Marino di Torino, combinazione in grado di offrire elevate prestazioni nonostante la cilindrata di soli 570 cc.
Il primo maggio 1947, con la rinomata Squadra Corse Stanguellini, Bertone inizia, a 33 anni, la propria carriera agonistica chiudendo con un rispettabile dodicesimo posto assoluto sul Circuito di Vercelli; dieci giorni dopo, la vettura si assicura l’undicesimo posto assoluto sul Circuito di Piacenza. Alcuni problemi meccanici lo costringono al ritiro ad Asti il 18 maggio, ma la stagione prosegue con la leggendaria Mille Miglia nel mese di giugno. In coppia con il copilota Marcello Xausa, Bertone al volante fa del suo meglio per mettersi in mostra, ma la rottura di una sospensione nei pressi di Firenze pone fine alla corsa. La stagione continua con risultati migliori, tra cui un quinto posto assoluto al Circuito di Forlì nel mese di luglio e un secondo di classe nella difficile cronoscalata Aosta-Gran San Bernardo di agosto. L'ultima apparizione di Nuccio Bertone sulla sua Barchetta si registra sul Circuito di Novara, dove si assicura il quinto posto di classe. La serie di piazzamenti gli vale il quarto posto finale nel Campionato Italiano Piloti classe Sport 750.
Il palmarès agonistico della vettura s’aggiorna quando questa entra in possesso del secondo proprietario, l'ingegnere veneziano Carlino Francesconi. Questi contribuisce a mettere in luce il buon potenziale della barchetta con ottimi piazzamenti sia al Lido di Venezia sia al Circuito di Modena sul finire del 1947, ottenendo rispettivamente un sesto e un tredicesimo posto nella classe Sport 750. L'anno successivo arriva quello che forse sarà il momento più bello, alla Mille Miglia del 1948, dove Francesconi e il meccanico Gino Chinellato conquistano uno straordinario 46esimo posto assoluto e secondo di classe, sfiorando un'impressionante velocità media di 90 km/h. Fanno seguito altri successi al Giro dell'Umbria, dove l'auto stacca la notevole media di 111,455 km/h, piazzandosi nuovamente al secondo posto di categoria. La stagione 1948 si conclude con un 43esimo posto assoluto alla Coppa d'Oro delle Dolomiti.
Nel 1949 la vettura viene re-immatricolata con l’indicazione corretta della carrozzeria di tipo barchetta e il numero di motore aggiornato 510228-49 — le ultime due cifre indicano l’anno — in virtù del nuovo Fiat-Marino. Tutte queste modifiche sono riportate nei documenti di immatricolazione relativi alla targa “VE 14274”. Quell'anno, Francesconi e Chinellato fanno ritorno alla Mille Miglia, determinati a ripetere l'impressionante risultato dell'estate precedente, anche se, questa volta, la loro impresa viene minata da problemi meccanici. Nonostante le difficoltà, riescono comunque a classificarsi al 133esimo posto assoluto e al dodicesimo di classe. La Barchetta è ceduta così al successivo proprietario, Gino Zordan di Mestre, che s’iscrive alla Mille Miglia nel 1950, classificandosi — in coppia con il meccanico Enzo Bortolon — al 108esimo posto assoluto e dodicesimo di classe con una velocità media di 88,455 km/h. La carriera agonistica dell’auto si conclude con la Coppa Toscana e la Coppa d'Oro delle Dolomiti nel 1950, ponendo così la fine all’ultimo, memorabile capitolo nella storia di questa speciale barchetta che vanta, tra le altre, ben quattro partecipazioni consecutive alla Coppa delle Mille Miglia.
Un cerchio s’è chiuso in quel giorno del 1996 in cui Nuccio Bertone ritrova la sua prima auto da corsa, avviandone prontamente un restauro completo presso la sua carrozzeria. Il maestro, purtroppo, passerà a miglior vita prima che il lavoro sia giunto al termine, ma la vettura, completata, prenderà comunque parte ad eventi prestigiosi come il Concours d'Elegance de Bagatelle, a Parigi nel 2006, e il Concorso d'Eleganza Villa d’Este. In questi anni è stata conservata nella collezione privata della famiglia Bertone, per poi passare all'attuale proprietario nel maggio del 2021.
Oggi la Fiat 570 Bertone Barchetta Special con quattro Mille Miglia all’attivo, si presenta in condizioni esemplari; simbolo creativo che ha principiato la carriera di uno dei designer più influenti del ventesimo secolo. Spinta dal suo motore Fiat-Marino 570 cc, è corredata da una documentazione impeccabile con tanto di fotografie d'epoca, immagini del restauro e certificazione ASI; combina un’eccezionale provenienza e un palmares sportivo di tutto rispetto, con un elevato valore storico in termini di design e peculiarità praticamente ineguagliabile in ambito collezionistico. Per gli appassionati più esigenti, alla ricerca di un pezzo fondamentale di storia dell'automobilismo tricolore del dopoguerra, questa Fiat 570 Bertone Barchetta Special rappresenta un'opportunità irripetibile.