Telaio n. 80/09

Benché piccola, la Elva Cars Ltd. di Frank Nichols collabora con alcune delle Case costruttrici migliori del mondo. Si concentra, nello specifico, sulla progettazione e costruzione di auto leggere, Elva — elle va, in francese “lei va” — produce infatti sia la Courier da strada che la serie Mark da usare in pista. Nel 1961, però, a seguito di problemi finanziari, Nichols opta per mettere la Elva in amministrazione controllata; vende poi il progetto Courier alla Trojan Ltd., riforma il marchio mantenendo lo stesso nome e si focalizza esclusivamente sulla vettura da competizione della serie Mark. Una scelta che, a onor del vero e col senno di poi, si sarebbe rivelata alquanto saggia. Come è noto, nel 1963, la Elva accoppia il telaio della Mk VII al propulsore quattro alberi a camme di una Porsche Carrera e, al debutto in gara, vince la Road America 500 durante lo United States Road Racing Championship — USRRC — campionato organizzato dallo Sports Car Club of America — SCCA. Gli ordini, l’anno successivo, arrivano a fiumi, tanto che in griglia di partenza figurano ben sette Mk VII. Per il 1965, Elva abbina al nuovo design Mk 8 i motori BMW da 2,0 litri messi a punto dalla Nerus Engineering sulla base del 1,5 litri bavarese.

Secondo le specifiche di costruzione redatte dalla fabbrica, la vettura con numero di telaio 80/09 viene completata il 23 luglio 1965, la carrozzeria è verde ed è destinata agli Stati Uniti come molte altre Mk 8 che collezioneranno svariati successi sotto la bandiera a scacchi. Spinta da un motore BMW 2,0 litri abbinato al cambio Hewland HD5 numero 58, è consegnata, a metà della stagione USRRC 1964, a Peter Goetz. Questi, già pilota di Porsche Spyder ed Elva Mk VII, insieme a George Wintersteen — pilota di fama al volante di una Corvette Grand Sport — si iscrive alla Road America 500 con il numero di gara 9: finiscono decimi assoluti e quarti nella classe riservata alle vetture >2,0 litri. L'anno dopo il duo ci riprova e chiude ancora al decimo posto, ma questa volta con il numero di gara 19. Nel 1967 l'Elva Owners Registry ufficializza la vendita dell'auto a Carl Haas, il successivo trasferimento a George Clarke e anche il passaggio nelle mani di Norm Lawson avvenuto nel 1968; entrambi, all’epoca, residenti in California. Nel maggio del 1996 la vetture viene acquistata da Dennis Maynard, poco prima di entrare a far parte della celebre collezione del dottor Julio Palmaz.

In anni più recenti, la 80/09 ritorna nel Regno Unito, dall’esperto e pilota di auto storiche Roger Wills, che la affida alla WDK Motorsport sia per il restauro sia per la preparazione in vista delle corse nelle categorie a lei riservate. Wills gareggia con successo in tutta Europa, ottenendo, come risultato più importante, un secondo posto nella Madgwick Cup al Goodwood Revival del 2011. Rimasta inattiva per diverso tempo, l'auto viene comprata dall'attuale proprietario che, a sua volta, la fa restaurare e preparare dal Jordan Racing Team per la stagione 2023: scende in pista, previo invito, sia al Goodwood Members Meeting sia alla gara CER1 organizzata all’autodromo del Mugello da Peter Auto. Dopo un anno di pausa, nel 2024, questa Mk 8 viene ancora una volta invitata a Goodwood per la Gurney Cup del Members Meeting 2025, dove dovrebbe correre nel mese di aprile prima di andare a Villa d’Este a maggio. Non ultimo, bisogna ricordare che, essendo la Madgwick Cup del Goodwood Revival riservata alle vetture >3 litri, una Elva Mk 8 così costituisce un'opzione tanto idonea quanto competitiva per partecipare all’evento con tutte le speranze di portar a casa un ottimo risultato.